Spara al suo cane: denunciato!
Spara al suo cane invocandone la necessità. Parliamo di un cucciolone di razza rottweiler di 16 mesi che è stato ucciso dal suo umano perché ritenuto da lui troppo aggressivo. Quel “lui” che avrebbe dovuto crescerlo, educarlo ed amarlo. E che invece l’ha ucciso.
Ma perché comprare un cane senza conoscerne le caratteristiche e senza saperlo gestire?
Fortunatamente la legge sembrerebbe dalla parte del povero rott.
Spara al suo cane: la razza Rottweiler
Digitando “rottweiler” su internet, la prima voce che compare è quella di Wikipedia, portale di facile comprensione per chiunque. All’interno della descrizione della razza, nelle prime righe, viene indicato che tale razza è stata creata per la custodia delle carni dei macellai.
Quindi non stiamo parlando di un dolce batuffolo da compagnia, ma di un grosso cane da guardia.
Senza dilungarmi nell’intera descrizione della razza, mi limito a sottolinerare semplicemente l’evidenza delle caratteristiche del genere di cane: Molosso, Taglia grande, Cane da guardia.
Quando si parla di tale razza, quindi, non si può in alcun modo invocare l’ignoranza delle sue caratteristiche: chiunque voglia un rottweiler sa che genere di cane è e come deve essere gestito, trattato ed educato da chiunque voglia diventarne il padrone.
Quando si sceglie di vivere con un cane, oltre alla responsabilità civile e penale che ciò comporta, c’è sempre una responsabilità morale. Quest’ultima richiede rispetto, tempo, attenzione ed educazione del cane.
Spara al suo cane: la ricostruzione dell’uomo che ha sparato al suo cane
Cornaredo (MI): un uomo di 58 anni spara al suo cane cinque colpi di pistola dopo un tentativo di aggressione di quest’ultimo.
Ai carabinieri l’uomo ha dichiarato di essere stato “costretto” a sparare poiché incapace di gestire il cane che era già in cura da tempo per l’aggressività e sottoposto per questo a una cura di sedativi.
E’ importante però notare che il cane aveva appena 16 mesi, età in cui il carattere di questi animali non è neppure completamente formato.
Il fatto si è svolto proprio mentre il padrone ha portato il rottweiler nel box per dargli il medicinale: il cane ha provato a morderlo e l’uomo non ha avuto altra scelta che impugnare la pistola (regolarmente detenuta e curiosamente a portata di mano) e sparare, uccidendolo. Ora le autorità stanno verificando la veridicità del suo racconto.
Spara al suo cane: l’Aidaa non crede alla sua versione e denuncia l’uomo
Questa ricostruzione, infatti, non convince AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) che ha presentato una formale denuncia contro l’uomo.
Il presidente dell’associazione, ha denunciato l’uomo per i reati di uccisione e maltrattamento di animali:
- 544 bis c.p.: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.
- Art 544 ter p.: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità , cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale”
L’aidaa sostiene che “anche se il cane fosse stato aggressivo, lo stesso doveva essere affidato a un comportamentista e non certo finito a pistolettate.” Ed è difficile darle torto.
Questi reati sono particolarmente odiosi e devono essere sempre denunciati perché chi non si pone problemi a sparare cinque colpi di pistola contro il proprio cane, è un soggetto potenzialmente pericoloso per tutti.
Per qualunque informazione scrivici a info@avvocatoanimali.it
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