Risarcimento per il padrone del cane maltrattato.

Si presta sempre più attenzione al benessere degli animali e sono sempre di più i comportamenti che vengono ricondotti al reato di maltrattamento, ma se molta attenzione si presta al benessere degli animali non bisogna dimenticare che anche i loro padroni meritano allo stesso modo di essere salvaguardati.

Se la scelta di fare entrare un animale nella propria casa non deve essere valutata in maniera approssimativa in quanto comporta la necessità di adottare le cautele e le salvaguardie necessarie per assicurare il benessere dell’animale, è anche vero che la scelta di tenere con sé un animale domestico determina un cambiamento di vita, creando tra il padrone e il proprio animale un legame molto forte che merita di essere tutelato.
Abbiamo molto parlato delle regole di comportamento da adottare nei confronti dei propri animali, ma se a maltrattare l’animale non fosse il padrone, ma un terzo?

In questo caso il molestatore deve rispondere non solo del danneggiamento di animali altrui, ex art.638 c.p., ma è anche tenuto al risarcimento del danno morale arrecato al loro padrone.
Questa è la decisione presa della Corte di Cassazione con la sentenza n. 47391/11, con la quale ha condannato un settantenne che aveva preso a calci un cane al risarcimento del danno morale arrecato al suo padrone.

La presenza di un animale all’interno di una famiglia cambia infatti il modo di vita dei suoi componenti, creando un legame di affezione molto forte tra gli essere umani e l’animale tanto che il maltrattamento dello stesso si ripercuote sul suo padrone, determinando un peggioramento della sua qualità di vita e delle sofferenze a livello emotivo che devono essere tutelate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*