abbandono di animali

Reato di abbandono per il marito che trascura i gatti della ex

Se decideste di andare in vacanza, lasciando i vostri gatti alle cure di qualcuno, e questi venissero abbandonati a loro stessi, come si risolverebbe la questione? Secondo la Cassazione si tratta di reato di abbandono la situazione in cui l’ex marito non si prende cura dei gatti dell’ex moglie, affidati ai figli minori con lui conviventi.

Il caso dell’uomo che non si è occupato dei gatti dell’ex: reato di abbandono

Questo caso riguarda la vicenda della donna che, andando in ferie, decide di affidare la cura dei suoi tre gatti a una dipendente dell’esercizio commerciale del fratello. La dipendente, a sua volta prima di andare in vacanza ottiene l’assenso della donna per consegnare le chiavi della casa all’ex marito e ai figli minori, (all’epoca presso il padre) affinché questi si occupassero degli animali.

Durante il periodo di assenza della donna, i gatti – nonostante le indicazioni della proprietaria – restano privi di cure, di cibo e di assistenza. In questo arco temporale viene addirittura segnalato un furto all’interno dell’appartamento a seguito del quale l’ex marito si limita a far rientrare gli animali nell’abitazione, senza però dare ai gatti l’assistenza necessaria.

Il fratello della proprietaria, una volta rientrato, contatta la guardia zoofila denunciando l’abbandono degli animali, detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura.

La vicenda giudiziaria

Dalla vicenda si apre un contenzioso che si conclude con la condanna della coppia (sia dell’effettiva proprietaria dei gatti che dell’ex marito della stessa, responsabile per i figli minori, a cui erano stati temporaneamente affidati gli animali) per il reato di cui all’art. 727 c.p. che dispone «Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze

La difesa dell’ex marito e la convinzione della Cassazione

L’uomo sostiene di non aver avuto alcun obbligo di cura degli animali essendogli stata attribuita una posizione di garanzia derivante dalla responsabilità di gestione dei gatti assunta dai figli. Secondo la Cassazione, la proprietaria dei gatti – su cui gravava la posizione di garanzia rispetto alla salvaguardia della salute degli animali – si è attivata per affidarne la custodia a una terza persona che, con il consenso della donna, ha trasferito la custodia ai figli minori di questa, a cui vennero consegnate le chiavi dell’appartamento alla presenza del padre, l’imputato.

I giudici ritengono che il trasferimento della custodia deve ritenersi avvenuto direttamente in capo all’uomo e non in capo ai figli minori, in considerazione della loro incapacità di gestione degli animali poiché, all’epoca dei fatti, ancora infraquattordicenni. L’imputato ha quindi assunto direttamente la posizione di garanzia poiché convivente con i figli minori. L’ex marito avrebbe dovuto occuparsi della cura dei gatti, mentre concretamente se n’è disinteressato, tanto da non cibarli neppure a seguito del furto, non verificando neanche se disponessero di cibo o acqua, pur sapendo che la moglie era assente ormai da tempo. La Cassazione ritiene colposa la condotta dell’uomo, essendo esigibile che lui si attivasse per il sostentamento dei gatti.

In questo caso l’abbandono di animali si è realizzato nel luogo ove gli animali erano detenuti che, così come descritto dagli operatori zoofili all’atto del sopralluogo, era fonte di sofferenze per i gatti, che si erano ritrovati in un ambiente insano, circondati dai loro escrementi, senza acqua né cibo da più di due settimane.

In Cassazione ha trovato, dunque, accoglimento una doglianza di natura processuale che consente alla donna di riottenere un nuovo giudizio d’appello, mentre nei confronti dell’ex marito viene confermata la condanna per reato di abbandono di animali.

Per ulteriori informazioni su questo argomento, non esitare a scriverci a info@avvocatoanimali.it

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