esseri senzienti

Animali come esseri senzienti: nuova proposta di legge

La nuova proposta di legge per ottenere gli animali come esseri senzienti: in merito vi proponiamo il nostro articolo di qualche tempo fa su Quattro Zampe.

Negli ultimi tempi è stata posta sempre più attenzione al tema della qualificazione giuridica dei nostri amici a quattro zampe all’interno dell’ordinamento italiano.

Il tema è di stretta attualità in quanto l’Italia rientra tra le prime posizioni a livello europeo per rapporto numerico cittadino-animale domestico.

Infatti, secondo recenti dati statistici, in Italia almeno una persona su tre è proprietaria di animali domestici e quasi una famiglia su due convive con almeno un pet nella propria abitazione.

Cani, gatti, uccelli, criceti, tartarughe e pesci ormai fanno parte integrante delle famiglie italiane. Vivono nelle nostre case, sono ritenuti veri e propri componenti della famiglia tantoché alcuni esponenti politici e associazioni animaliste hanno avanzato proposte per cambiare il loro status giuridico, volte a considerarli come esseri senzienti a tutti gli effetti e non più come cose.

Uniti per ottenere animali come esseri senzienti

In questo scenario, portavoce del movimento a tutela dei pets è la deputata Michela Vittoria Brambilla, Presidente e fondatrice della LEIDAA (LEga Italiana Difesa Animali e Ambiente).

L’ex ministro definisce i contorni della battaglia politica finalizzata al riconoscimento dei diritti agli animali e denuncia l’assenza di ogni riferimento ai quattro zampe nella riforma di legge: «la battaglia è per dichiarare gli animali esseri senzienti modificando l’articolo 9 della Costituzione dove viene prevista la sola tutela dell’ambiente.

Il referendum di dicembre sarebbe stato l’occasione per cambiare lo status giuridico dei nostri piccoli amici ma il governo ha voluto perderla in linea col disinteresse per questi temi dimostrato finora». Infatti, nel testo di riforma non c’era traccia della richiesta formalizzata con una proposta di legge dalla deputata e sostenuta dalle maggiori associazioni animaliste.

La deputata ribadisce, inoltre, che la battaglia a favore dei quattro zampe ha l’obiettivo di mettere nella Carta gli animali in quanto ormai sussistono le condizioni culturali: «milioni di italiani convivono con cani e gatti, li trattano come membri di famiglia. Considerarli come oggetti o cose è un’offesa al comune sentire dei cittadini».

Sul tema, a sostegno della Brambilla, numerose associazioni per la tutela degli animali si stanno battendo affinché venga riconosciuto al pet lo status legale di essere senziente.

L’UE riconosce gli animali come esseri senzienti

Tra queste vi è Animal Law, associazione che promuove lo sviluppo e lo studio del diritto animale, al fine di contribuire all’avanzamento della tutela legale degli animali e che porta avanti la propria attività con una serie di iniziative formative ed educative volte a diffondere una cultura favorevole all’applicazione delle leggi esistenti.

Tale associazione riconosce l’evoluzione dello status legale degli animali, che sono adesso considerati “esseri senzienti” dall’Unione Europea, seppur nel codice civile italiano siano tuttora classificati tra le “cose”.

La stessa ha intenzione di presentare una proposta di legge per introdurre la definizione di animali come «esseri senzienti dotati di sensibilità e di intrinseca dignità» nel codice civile, sulla scia di simili modifiche approvate in Germania e Francia.

L’orientamento dell’UE è seguito da tante associazioni

Gli stessi orientamenti sono seguiti dalla LAV, che ha deciso di prender posizione e proporre una riforma per tutelare gli animali in caso di divorzio, testamenti, pignoramenti e aste giudiziarie, garantendogli il diritto al soccorso, alla circolazione su mezzi di trasporto, alla vita condominiale.

Sul punto, si è espresso il Presidente della LAV Gianluca Felicetti: «è un obiettivo ambizioso ma dovuto che nasce da tanti casi concreti e quotidiani. Dal sospeso divieto d’ingresso dei cani sui treni al divieto per le ambulanze veterinarie di utilizzare la sirena, dalla possibilità di affidamento condiviso come per i minori in caso di separazione al non obbligo di fermarsi per un incidente con animali, ai necessari riconoscimenti del danno biologico ed esistenziale».

Il riconoscimento degli animali nella Costituzione è un passo importante che prenderebbe atto della mutata sensibilità dell’opinione pubblica, di quanto già esprime il Trattato Europeo che li definisce esseri senzienti, di analoghi riferimenti presenti nelle Costituzioni di Germania, Austria e Svizzera.

In Italia sono stati fatti passi in avanti, resi possibili dall’impegno concreto dell’ex ministro Brambilla, seppur non si sia ancora registrata una svolta concreta mossa da iniziative forti.

La speranza è che tali proposte possano fungere da premesse concrete per un cambiamento nell’orientamento del diritto italiano, in modo tale da avviare un nuovo corso del rapporto con gli animali che deve essere fondato sull’assegnazione di diritti basilari.

 

 

 

 

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