animali e testamento

Animali e testamento: è possibile lasciargli tutto?

Possiamo lasciare tutti i nostri averi ai nostri amici a quattro zampe? Vediamo cosa prevede la legge italiana su animali e testamento.

Animali e testamento: possono ereditare i nostri beni?

Quante volte avete sentito e pensato che “gli animali sono meglio di alcune persone”? E quante volte, dopo una litigata con qualcuno, avete guardato il vostro animale domestico sussurrandogli all’orecchio frasi come “Se solo fossero tutti come te”. C’è chi di questi pensieri ci ha fatto un mantra di vita, tanto da voler lasciare tutti i propri averi, una volta defunti, al propri fidato amico. 

Ne è esempio lampate e recente  la gatta Choupette, gatta birmana dal candido manto bianco che vanta un patrimonio da oltre 3 milioni di euro grazie al generoso lascito del suo defunto proprietario, il famoso stilista Karl Lagerfeld. Incredibile, vero? Eppure è successo davvero. E ora non ci resta che scoprire se questa bizzarra scelta testamentaria sia possibile anche in Italia.

Animali domestici come eredi: è possibile in Italia? 

La risposta ufficiale alla domanda è no, per il fatto che gli animali non sono titolari di capacità giuridica, motivo per cui non è consentito lasciare direttamente i propri beni per disposizione testamentaria ad un animale domestico. 

Ma una scappatoia potrebbe esserci

È necessario redigere un testamento in cui si dispone che l’animale risulti essere il beneficiario di tutta o una parte della quota disponibile del patrimonio del proprietario che verrà amministrato da un soggetto – che sia una persona fisica o giuridica – che gestirà le somme per assicurare il benessere dell’animale seguendo le disposizioni di colui che fa testamento. 

Quindi tramite il testamento si assicura che l’animale possa godere di tutto o di una parte del patrimonio ma ad amministrarlo sarà una soggetto che dovrà avere l’esclusivo compito di tutelare l’animale beneficiario.

L’amministratore può essere un’associazione

Nel testamento, tra le opzioni, c’è la possibilità di far sì che ad amministrare i beni del patrimonio sia un’associazione animalista, vincolandola a prendersi cura dell’animale nel caso in cui accetti l’eredità.

E se l’eredità, animale compreso, non viene accettata? In questo caso spetta al Comune provvedere al mantenimento e alla custodia del fedele amico (solitamente presso canili e rifugi) finché non troverà una nuova casa.

Per ulteriori informazioni scriveteci su info@avvocatoanimali.it

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