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Giovane dogo data alle fiamme, partita la denuncia contro ignoti

È scattata la denuncia contro ignoti dopo che delle volontarie hanno trovato e salvato un dogo argentino dato alle fiamme da un anonimo carnefice.

Ancora violenza e dolore per un animale colpevole di non essere più utile, o di non essere abbastanza bella, o di essere troppo impegnativa. Un animale così puro e docile da non riuscire neppure a ribellarsi. È già scattata la denuncia contro ignoti, la speranza è quella di riuscire a scoprire chi sia l’autore di questo vile gesto, così che possa pagare per tanto dolore.

La vicenda: giovane dogo argentino data alle fiamme

Nel palermitano, una giovane femmina di razza dogo argentino è stata data alle fiamme senza alcuno scrupolo da un uomo che, per il momento, rimane ignoto. Le urla di dolore del povero animale agonizzante hanno fatto scattare l’allarme e a rispondere – dopo la negazione da parte dei vigili di Bellolampo, frazione di Palermo scenario di questa triste vicenda – è stata l’associazione locale “I canuzzi di Marzia e Maria”. Le volontarie sono corse sul posto trovando la povera Fatima, questo il nome del cane, con bruciature su buona parte del corpo, la zampa posteriore destra in cancrena e due corde legate al collo e febbre molto alta, dovuta alla setticemia causata dalle numerose ferite esposte. Le volontarie hanno provveduto a trasportarla in un ambulatorio veterinario dove è stata sottoposta a un intervento per rimuovere tutto il tessuto necrotizzato.

Ora Fatima sta meglio, gli esami generali sono nella norma e i tessuti stanno ricominciando a rigenerarsi: grazie al tempestivo intervento delle volontarie la sua vita è salva.

La denuncia contro ignoti

Piera Rosati, Presidente nazionale di Lndc Animal Protection  (Lega Nazionale per la Difesa del Cane), ha già annunciato il suo supporto legale per la denuncia a carico di ignoti per individuare il responsabile di questo atto di crudeltà insensata.

Il responsabile, avendo agito per crudeltà e senza necessità, cagionando una lesione ad un animale sottoponendolo a sevizie può essere punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. Questo quanto stabilito dall’art. 544-ter c.p. relativo al maltrattamento di animali.

Per ulteriori informazioni su questo argomento, non esitare a scriverci a info@avvocatoanimali.it

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