Dopo 7 anni finalmente giustizia per Gina, cane ucciso a colpi di forcone per vendetta
Sono passati 7 anni da quando la jack russell Gina è stata uccisa dall’ex fidanzato della padrona che, per vendetta dopo un litigio, le ha tolto la vita a colpi di forcone per poi chiuderla in un sacco, incendiarla e lasciarla agonizzante. Una morte terribile che ora ha portato alla condanna del responsabile a sei mesi di reclusione.
Cane ucciso a colpi di forcone
Secondo una ricostruzione dei fatti, fin da subito divulgata dagli inquirenti ed ora riconosciuta anche in giudizio, il responsabile della terribile violenza che ha portato alla morte del cane è stato un cavaliere entrato in azione durante un concorso ippico a Rimini nel 2014. Il giorno dell’uccisione dell’animale l’uomo e la sua fidanzata, la proprietaria di Gina, hanno avuto una violenta discussione durante la quale sono state pronunciate da parte del cavaliere diverse minacce, messe in pratica poco dopo.
Quella sera infatti la proprietaria della cagnolina dopo il litigio era andata a dormire nel van che durante le trasferte è utilizzato oltre che per il trasporto cavalli anche come alloggio per la notte di cavalieri e personale di scuderia, separandosi dal compagno. La mattina presto del giorno dopo la donna, non trovando traccia della fedele compagna a quattro zampe e accortasi che il fidanzato era tornato molto tardi la sera precedente, aveva iniziato a cercarla in lungo e in largo senza riuscire a trovare. Non sapendo più dove potesse essere si era rivolta al compagno che le aveva detto di “cercarla da sola”: risposta che l’aveva subito profondamente allarmata.
La sua paura era stata purtroppo confermata qualche ora dopo, quando la proprietaria assieme agli organizzatori del concorso era riuscita a trovare il corpo della cagnolina poco distante da dove si stava svolgendo la competizione ippica, ormai in fin di vita e completamente martoriato dalle torture subite poco prima. Gina era morta poco dopo il suo ritrovamento.
Il processo per il cane ucciso a colpi di forcone
Il cavaliere responsabile della morte di Gina, cane ucciso a colpi di forcone, di è stato ora condannato a sei mesi di carcere per l’uccisione dell’animale. Sui social la Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC Animal Protection) ha dichiarato:
“Non era quello che volevamo, una pena così blanda per una persona tanto pericolosa e che, per di più, ha a che fare con cavalli e altri animali. La crudeltà e la violenza di questo uomo si è scatenata allora verso la povera Gina ma potrebbe riesplodere all’improvviso verso altre creature indifese” ha dichiarato la presidente nazionale LNDC Animal Protection Piera Rosati: “Purtroppo l’altra denuncia verso di lui è stata ritirata”, continua Rosati, “per questo il giudice non ha potuto dare una pena più aspra a questo uomo tanto crudele. Sulla base di quanto stabilito dal giudice l’uomo ha dimostrato di essere una persona pericolosa che avrebbe meritato una condanna decisamente più dura ed esemplare”, ha concluso la presidente.
“LNDC Animal Protection è intervenuta sin da subito in questo caso tanto grave e ha combattuto fino alla fine per dare giustizia alla piccola Gina. Finalmente, dopo 7 anni di battaglie legali, il responsabile è stato condannato a sei mesi di reclusione. Nulla in confronto al dolore che ha patito Gina, uccisa a colpi di forcone, per essere poi chiusa in un sacco dato alle fiamme.”
Il codice penale è chiaro
In merito all’uccisione di animali il Codice penale è chiaro: all’art. 544 bis c.p. è infatti previsto che “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.
Seppur sei mesi per la violenza perpetrata su Gina (e quella psicologica sulla sua padrona!) possano essere ritenuti pochi è necessario ricordarsi che comunque, come ogni condanna inflitta a chi se la prende con gli animali, si tratta di un passo avanti importante nella nostra giurisprudenza, sempre più vicina ai nostri amici a quattro zampe.
Per ulteriori informazioni scriveteci su info@avvocatoanimali.it
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